Fondo progettazione Pnrr nei Comuni: assegnate le risorse, ci sono anche i bandi tipo

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale  – Serie Generale n. 41 del 18 febbraio – il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale, istituito con il Decreto legge 10 settembre 2021 n.121. Insieme al decreto di riparto. Sono stati pubblicati anche gli schemi di bando tipo per agevolare gli Enti nelle procedure e le linee guida per la progettazione.

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Come raccontato in altri articoli del nostro studio, cui si rinvia per un maggiore approfondimento, il fondo rappresenta uno degli strumenti proposti dal governo per aiutare i Comuni medio piccoli nell’elaborazione di progetti per superamento del deficit di progettualità locale spesso denunciato. La sua finalità è quella consentire che gli Enti locali con popolazione inferiore ai 30mila abitanti possano partecipare ai bandi finanziati con le risorse del PNRR, dei Fondi strutturali europei gestiti dalle Regioni e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione nel ciclo di programmazione 2021/2027.

Gli enti possono utilizzare le risorse del Fondo per promuovere bandi rivolti a professionisti (per esempio, architetti, ingegneri, progettisti…) che andranno a presentare progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale. In questo modo, le amministrazioni interessate avranno a disposizione progetti già pronti per partecipare all’assegnazione delle risorse del PNRR, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. 

I Comuni fino a 5.000 abitanti possono utilizzare, in tutto o in parte, il contributo anche per affidare incarichi per la redazione di progetti di fattibilità tecnica economica.

Gli enti beneficiari possono avviare le procedure per i concorsi e per l’affidamento di progetti di fattibilità tecnico-economica (quest’ultimo caso riservato ai Comuni fino a 5.000 abitanti). I bandi devono essere pubblicati e gli affidamenti disposti per l’intera somma assegnata entro sei mesi dall’entrata in vigore del DPCM, pena la revoca del contributo.

Possono essere finanziate dal Fondo le spese relative ai premi per la messa a bando dei concorsi, i compensi per lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica nei Comuni fino a 5.000 abitanti, le spese per i rilievi e per le indagini strettamente necessari per l’avvio delle procedure, le spese di pubblicazione dei bandi, le spese per le commissioni di gara, le spese per attività tecnico amministrative di supporto, le imposte e le tasse. Non sono invece ammesse le spese per espropri, acquisto di aree, lavori e fornitura di beni di qualsiasi natura

Gli schemi tipo per i bandi

Rilevante è infine il fatto che, come previsto dalla normativa, l’Agenzia per la Coesione territoriale, a seguito della collaborazione con l’ANAC, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale schemi di bando tipo per i concorsi di progettazione e idee, così come precedentemente approvati dal Consiglio della stessa ANAC.

Schema di disciplinare di gara-Procedura aperta/ristretta telematica per concorso di progettazione in due gradi (.doc) (.pdf)

Nota illustrativa-Procedura aperta/ristretta telematica per concorso di progettazione in due gradi (.pdf)

Schema di disciplinare di gara-Procedura telematica aperta/ristretta per concorso di idee (.doc) (.pdf)

Nota illustrativa-Procedura telematica aperta/ristretta per concorso di idee (.pdf)

Linee guida per i progetti di fattibilità tecnica ed economica

Il decreto del ministro per il Sud – di concerto con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – interviene con un decreto interministeriale, che illustra le caratteristiche richieste ai progetti di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) che partecipano ai concorsi indetti dalle amministrazioni locali.

In sostanza, questo atto richiama le linee guida già pubblicate dal MIMS nel luglio 2021, con riferimento ai PFTE necessari per l’affidamento di lavori pubblici connessi al PNRR.

I criteri e gli obiettivi generali dei progetti devono essere rispettati per garantire che essi – una volta assunti dalle amministrazioni che hanno indetto il concorso – siano idonei a partecipare ai bandi di interesse.

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