Principio di insularità, nota sulla riforma dell’articolo 119 della Costituzione

La proposta di riforma dell’art. 119 Cost. volta al riconoscimento nella Carta Costituzionale del principio di insularità, approvata dalla Camera dei Deputati  lo scorso 30 marzo, è ora nuovamente all’esame del Senato per la seconda approvazione.

In sede di primo esame al Senato la proposta è stata modificata in più punti.

La formulazione originaria della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare prevedeva che lo Stato fosse tenuto a riconoscere «il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità» e a disporre «le misure necessarie a garantire un’effettiva parità e un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili».

Queste le principali di novità rispetto al testo iniziale:

– è la Repubblica, e non soltanto lo Stato, a farsi carico dell’intervento pubblico in favore delle Isole;

– il riconoscimento riguarda le «peculiarità delle Isole» (e non più il “grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità”);

– la Repubblica «promuove» (nel precedente testo lo Stato disponeva) misure per rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità;

– viene meno il riferimento alla finalità di effettiva parità e di un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili.

In sede di approvazione al Senato, “è stato evidenziato come le modifiche siano volte ad evitare che il termine insularità in Costituzione sia considerato esclusivamente come fonte di svantaggio e di conseguenti ristori di tipo economico e finanziario. Per tale ragione, è stato inserito il riferimento al riconoscimento delle peculiarità delle isole, espressione che sottende una valorizzazione delle specificità di carattere culturale, storico, naturalistico di tali territori”.

E’ stato, inoltre, messo in luce – riguardo alla sostituzione del riferimento allo Stato con quello alla Repubblica – “come sarebbe stato limitativo circoscrivere allo Stato, e non anche agli altri enti costituenti la Repubblica, il compito di riconoscere le peculiarità delle isole”.

Oltre all’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200 mila sardi che hanno formulato la proposta di riforma, hanno contribuito all’approvazione in Parlamento anche la determinazione dei costi dell’insularità realizzata dal Governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all’Assemblea Regionale Siciliana.

Il principio dell’insularità ha assunto un rilievo sempre più pregnante sia nel diritto internazionale che in quello europeo e la proposta di riforma  rappresenta il primo passo per il  superamento degli impliciti svantaggi per i territori insulari nell’ottica di garanzia della coesione sociale dei territori, dell’eguaglianza sostanziale dei cittadini e  della parità di trattamento nel godimento effettivo dei diritti sociali.

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